Compie 100 anni di storia la società ARONA CALCIO

L’Arona festeggia oggi 100 anni di calcio.
Fondata il 4 aprile 1920, appena terminata la Grande Guerra, con il nome di Libertas Arona, in questi giorni difficili del 2020 spegne 100 candeline, ma celebra questo traguardo con molta discrezione, rinviando ogni festeggiamento a tempi migliori.
Damiano Malgaroli (nella foto), attuale dirigente, segue l’Arona da ormai 60 anni: “Ricordo bene il mio primo Arona, quello degli anni sessanta, quando sedevano in panchina gente del calibro di Bruno Padulazzi o Aurelio Milani, ex della Grande Inter e della Nazionale. Ho visto anche con la maglia dell’Arona tanti giocatori entrati nella storia del calcio nazionale, come Claudio Gentile, campione del mondo nel 1982.
E ricordo bene anche il primo anno nei professionisti, quando nella stagione 1979/80 arrivammo al settimo posti in Serie C, miglior risultato di sempre.”
Nella storia dell’Arona c’è anche tanta serie D negli Anni 70 e 80: “Giocavamo contro Padova, Venezia, Pro Patria, Modena, Carpi. Tanti giocatori hanno lasciato bei ricordi, come il portiere Chicco Ragazzoni, allenatore della nostra Juniores Regionale, e che oggi allena anche la nostra prima squadra, o Giovanni Mauri, un terzino col vizio del gol che si allenava poco, ma poi è diventato preparatore atletico dello staff di Ancelotti seguendolo al Parma, Milan, Chelsea, Real Madrid e Bayern Monaco. Ma chiaramente l’elenco sarebbe davvero lungo”
Oggi l’Arona partecipa al campionato di Promozione, girone A, e al momento dello stop del campionato era quint’ultimo, ma in netta risalita. “Il nostro girone di andata è stato veramente difficile, ma a dicembre avevamo fatto alcune mosse che stavano dando ii loro frutti, ma guardando a quello che sta succedendo in giro, è chiaro che tutto assume un’altra luce.
Personalmente credo che la cosa migliore sia di ripartire dalla prossima stagione con gli stessi raggruppamenti. Si è perso un anno. Un anno terribile e inaspettato in cui è giusto che il calcio passi in secondo piano.
Non so cosa deciderà la Federazione, ma è certo che non appena si potrà tornare insieme a vivere il calcio noi faremo una grande festa.”