Pensieri e parole di ANTONIO FERRAROTTI

Il nostro viaggio alla scoperta dei pensieri e delle riflessioni degli addetti ai lavori del nostro calcio dilettantistico sul tema COVID 19 ci porta in Piemonte a Trino paese della provincia di Vercelli dove ringraziamo l’amministratore delegato Antonio Ferrarotti della società calcistica L.G. TRINO che milita nel campionato di Eccellenza Regionale nel rilasciare al nostro blog le proprie riflessioni :

“Il terribile virus che ha colpito il nostro Paese lasciandosi dietro una scia di vittime, ha completamente sconvolto anche il piccolo mondo del calcio dilettantistico Piemontese.Da quella domenica di marzo tutto si è come cristallizzato, i ragazzi non affollano piu’ i campi e, ogni volta che ci rechiamo presso gli impianti sportivi, il cuore si stringe nell’attesa vana di sentire le voci felici dei bambini e i fischi degli allenatori.

Lasciando però da parte la retorica , se e quando si ripartirà le società saranno alle prese con due grandi problemi.

Il primo, come adeguarsi agli standard di sicurezza imposti dal Covid19 che anche in serie A stanno causando problemi e lungaggini. Per i dilettanti , specie per il calcio giovanile, sembra impensabile il distanziamento sociale richiesto  e le misure per il controlllo del virus , e la presenza di medici costantemente nella struttura sembra francamente irrealizzabile.

Quando però supereremo questo primo scoglio, le società si ritroveranno con le casse vuote. Gli sponsor dovranno gradatamente riprendersi dalla crisi economica e di certo non saranno subito pronti ad aiutare le squadre di calcio, che nel frattempo avranno perso gli incassi, le quote di settore giovanile, non avranno inoltre potuto organizzare i tornei di fine stagione che rappresentano l’ossigeno per le finanze sociali.

La previsione del presidente Sibilia, che stima in un 30 percento le mancate iscrizioni, non appare pessimistica.

Gli aiuti per evitare una emoragia societaria dovranno pervenire dallo stato, sotto forma di incentivi alle società sulla base del numero degli iscritti, e dalla F.I.G.C. regionale che dovrà, a mio avviso, approntarsi ad un anno a costo zero, quindi senza richiesta di tasse di iscrizione.In ogni caso si andrà anche verso un sano ridimensionamento dei rimborsi spese degli atleti della prima squadra, dilettanti in qualche caso solo sulla carta. Il giocattolo insomma si è rotto, vediamo di crearne uno magari più alla buona , meno sfarzoso, ma ugualmente bello.”

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